malattia cane malattie cani tenia echinococcus granulosus
La tenia echinococcus granulosus nel cane. L’echinococcus granulosus, agente eziologico dell’echinococcosi cistica, chiamato anche verme idatide o verme a nastro, è una tenia cestode che vive da parassita nel piccolo intestino dei cani, ma che ha importanti ospiti intermedi, come altri animali e l’uomo, in cui cause la malattia idatide. La tenia adulta è circa 5 mm di lunghezza e dispone di tre segmenti, quando è intatta. Come tutte le tenie ha quattro ventose sulla sua testa e ha anche una proboscite con ganci. L’echinococcus granulosus causa una tipica infezione, e produce delle uova che passano dal cane con le feci. Gli ospiti intermedi di questa tenia comprendono erbivori, come pecore, cervi, alce, canguri e wallaby, e qualsiasi altro organismo (compreso l’uomo) che ingerisce accidentalmente alimenti contaminati dalle larve. Negli ospiti intermedi, le uova si schiudono in larve oncosphere che viaggiano attraverso il sangue e formano cisti da echinococco nei tessuti dell’organismo che le ospita. Queste cisti possono crescere ed arrivare ad avere le dimensioni di una palla da baseball o da basket, e possono contenere più dei piccoli “palloncini” all’interno della cisti principale. Se le cisti si rompono, nuove cisti si possono formare in una posizione diversa nel corpo. Ogni sezione contiene diversi piccoli giovani vermi che nei cani possono essere milioni, con conseguenti molto pesante infezioni. Le cisti da echinococco possono formarsi in organi come il fegato, cervello e polmoni, non nel tessuto sottocutaneo. I sintomi possono includere l’allargamento del fegato e un possibile shock anafilattico, quando il sistema immunitario reagisce alla rottura delle cisti. Una diagnosi delle cisti avviene con ultrasuoni, risonanza magnetica, o immunelettroforesi. L’echinococcus granulosus viene trattata con un intervento chirurgico, tenendo particolare attenzione a lasciare intatta la cisti in modo che nuove cisti non si formino, e una cura a base di mebendazolo a basse dosi per un lungo periodo di tempo dopo l’intervento. Il modo migliore per tenere i cani lontani dall’infezione è quello di impedire loro di mangiare frattaglie infette. Il modo migliore per evitare l’infezione umana è quello di evitare l’assunzione di cibo o di altre sostanze che possano essere contaminate dalle feci di un cane. La diagnosi definitiva nell’ospitante, il cane, è difficile da ottenere con la microscopia ordinaria in quanto non può distinguere tra la tenia echinococcus e le uova. L’individuazione degli antigeni nelle feci con un test di immunoassorbenza enzimatica è attualmente la migliore tecnica disponibile per diagnosticare l’infezione. Tecniche più recenti come la reazione a catena della polimerasi vengono utilizzate anche per individuare il parassita dal DNA, isolato da uova o feci.